RECENSIONE AMABILI RESTI

18:47


AMABILI RESTI * Alice Sebold * edizioni e/o * 345 pagg


Susie, quattordicenne, è stata assassinata da un serial killer che abita a due passi da casa. È stata adescata da quest'uomo dall'aria perbene, che la stupra, poi fa a pezzi il cadavere e nasconde i resti in cantina. Il racconto è affidato alla voce di Susie, che dopo la morte narra dal suo cielo la vicenda con inedito effetto straniarne. Il libro procede avvincente come un giallo: vogliamo sapere chi l'ha uccisa, cosa fa l'assassino, come avanzano le indagini, come reagisce la famiglia. Ed è Susie che ci racconta tutto questo, aumentando così la nostra partecipazione emotiva. Lei "fa il tifo" per suo padre quando, opponendosi alla svolta che hanno preso le indagini della polizia, capisce chi è il vero assassino e, pur non avendo le prove, cerca d'incastrarlo. 







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"Non ci si accorge che i morti se ne vanno, una volta che hanno deciso di partire. Non è previsto. Al massimo li si avverte come un sussurro  o come l'onda di un sussurro che si placa piano piano."


Sappiamo tutto.

Sin dall'inizio.

Sappiamo cosa è successo.

Sappiamo chi è stato.

E allora?

Cosa ha da raccontarci questo libro?

Tutto.

Tutto l'essenziale e grazie alla voce della vittima.

E se ci sembrerà di leggere un thriller in cui assistere alle indagini per arrivare al colpevole, le nostre convinzioni verranno smontate. Piano piano.

Ansia e frenesia che faranno da padrone nelle prime pagine, lentamente scenderanno, si depositeranno in fondo al cuore per lasciare spazio a una strana pace. E' la pace di Susie.

La penna di Sebold, attraverso l'analisi di ogni componente della famiglia Salmon e delle amicizie della ragazza, ci porterà ad elaborare il lutto insieme a loro.

La sua scrittura ci farà sentire Susie vicino a noi che ci consolerà e ci aiuterà a fare pace con il dolore da lei vissuto e che lei ha spaventosamente trasformato non in una supina rassegnazione, ma in un riscatto innestato nelle persone da lei amate.

La straordinarietà di questo romanzo è stata proprio la capacità di smuovermi da punti fermi. La sua forza destabilizzatrice è stata la sua grandezza. I colpi di scena non sono stati la scoperta dell'assassino, la scoperta di indizi o trascorsi di vita nascosti. No!

Il vero stupore è stato quando leggendo l'ultima pagina, chiudendo il libro è rimasta una tragica serenità nel cuore..

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2 comments

  1. Questo è uno di quei libri che io definisco "per la vita". Un libro che tutti dovrebbero leggere, un libro che consiglio ormai da tempo immemore! Se non hai visto il film, te lo consiglio: non amo molto le trasposizioni, ma questa volta hanno fatto un buon lavoro.

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